Canyoning sul Lago di Garda: tutto ciò che c’è da sapere.

Una guida passo passo per conoscere questo fantastico sport!

Il Lago di Garda è meta ideale per moltissimi sport d’acqua. La varietà di questo territorio accontenta i gusti di tutti e consente di provare esperienze uniche ed emozionanti fra le quali troviamo anche il Canyoning. Uno sport sempre più in auge, sempre più praticato e spesso considerato come una vera e propria avventura da vivere in compagnia di amici e famigliari, anche per creare momenti di unione e occasioni alternative di festeggiamento; per mettersi alla prova in situazioni ed esercizi che non si provano tutti i giorni, per divertirsi in modo sano ed estraniarsi da stress e pensieri.
Ora addentriamoci meglio in questo mondo e scopriamone tutte le caratteristiche attraverso una breve lista di domande.

Cos’è il canyoning? 

Il Canyoning (o Torrentismo) è una tra le più emozionanti e adrenaliniche discipline sportive. Consiste nella discesa a piedi di canyon, gole, canali, forre e orridi scavati nella roccia dal naturale lavoro di erosione del torrente. Si cammina proprio nei passaggi levigati e scavati dall’acqua lungo i quali si procede anche attraverso toboga (scivoli d’acqua naturali), salti, e calate in corda per le cascate verticali.
Le ragioni principali per cui si fa canyoning sono l’esplorazione, il divertimento, la ricerca del contatto con la natura.
Una costante di tutti i canyon è la straordinaria bellezza degli ambienti naturali che si incontrano, dovuta all’interazione di diversi fattori naturali di per sé attraenti come: l’acqua che scorre, la roccia levigata dal torrente, la flora e la fauna tipica. L’inaccessibilità da parte dell’uomo in questi ambienti, ha fatto sì che siano rimasti immodificati. Pertanto i canyon sono e rimangono luoghi incontaminati e mantengono tutto il fascino che la natura ha loro attribuito. Per visitarli bisogna andarci letteralmente dentro, con il massimo rispetto e grati di poterne osservare la bellezza da questo punto di vista privilegiato.

È uno sport adatto a tutti? Da quale età si può iniziare a praticarlo?

Il canyoning amatoriale e ricreativo è uno sport adatto a tutti, non è richiesta una preparazione fisica specifica. È sconsigliato per chi soffre eccessivamente di vertigini, o ha molta paura dell’acqua. L’età minima per poterlo iniziare è di 8-10 anni.

Sul Lago di Garda si può praticare il canyoning in tutte le stagioni?

Il periodo in cui è possibile svolgere questa attività va da aprile a ottobre.

Quale vestiario/equipaggiamento serve per praticare il canyoning?

Il vestiario raccomandato per l’attività consiste in: costume, scarpe da ginnastica (non a suola liscia) o scarponcino da montagna, asciugamano e abbigliamento completo di ricambio (scarpe incluse, in quanto quelle indossate durante l’attività si bagneranno). Per chi è particolarmente freddoloso è consigliabile anche una maglia termica.
Poi durante il briefing iniziale vengono forniti una muta da 5 mm in neoprene (per mantenere una buona temperatura corporea, in quanto i torrenti di montagna sono freschi anche in piena estate), calzari in neoprene, casco, imbrago e materiale tecnico indispensabile per la progressione. 

In cosa consiste un’uscita di canyoning sul Lago di Garda? Dove si pratica?

Un’uscita di canyoning, indipendentemente dal percorso che può avere vari livelli di difficoltà, prevede la progressione in torrente attraverso calate e teleferiche su corda, scivoli naturali di roccia e salti adrenalinici. 
Il tutto si svolge sempre in completa sicurezza grazie alle Guide Canyon – Maestri di Torrentismo A.I.G.C. che guidanoe accompagnano sia neofiti che esperti.
Queste sono le caratteristiche fondamentali che rendono l’esperienza unica e indimenticabile.

Sul Lago di Garda ci sono moltissimi percorsi dalla bellezza mozzafiato, fra i quali citiamo: il Vajo dell’Orsa (si trova nella più grande valle in termini di lunghezza del gruppo del Monte Baldo e lo attraversa tra la cresta principale e quella che si affaccia sulla Vallagarina), il Torrente Vione (è caratterizzato da una folta e verdissima vegetazione, molto soleggiato e conosciuto per due pozze d’acqua che assumono un colore verde smeraldo), il Torrente Campione (nasce tra le montagne del Lago di Garda e si tuffa in esso dopo avere affrontato le vertiginose pareti alle spalle di Campione del Garda), la Val Rua (situato nella zona della Val d’Astico, viene considerato il più bel canyon nella provincia di Vicenza), la Forra di Tremosine (caratterizzata da una bellissima vista panoramica sul Lago di Garda e una stupenda serie di cascate).

Volete provarli? Contattate il fantastico team di Canyon Addicted!

Cenni storici sul canyoning.

Nonostante il termine canyoning possa far pensare a uno sport moderno nato negli Stati Uniti nella terra del Grand Canyon, questa attività prese gli albori in Europa alla fine del 1800.

Il patriarca dell’attuale canyoning fu lo speleologo francese Edouard Alfred Martel che mosse i suoi primi passi il 28 giugno del 1888, nelle grotte dell’Abime de Bramabiau (L’abisso del toro che muggisce), e che nel 1905 effettuò anche la prima esplorazione delle Gorges du Verdon (le Gole del Verdon), entrambe in Francia. Tutte le sue esplorazioni ovviamente ebbero carattere scientifico e non ludico e sportivo come quelle dei giorni nostri.
Ma bisognerà aspettare attorno al 1930 prima che altri speleologi francesi riprendano questo genere di attività esplorativa e che verso la fine degli anni ‘50 diano avvio a una esplorazione sistematica delle gole dei Pirenei e della Provenza, considerati da tutti come il luogo dove l’attuale canyoning ha iniziato a prendere forma.

Agli inizi degli anni ‘80 l’attività esplorativa di forre e gole cominciò a essere praticata con un’ottica leggermente più sportiva e moderna. La trasformazione riguardò inizialmente la Francia, ma nel giro di qualche anno coinvolse anche l’Italia e la Spagna, che nel frattempo cominciarono ad avere anch’esse i primi gruppi di speleologi dirottati verso il canyoning.
In Italia il canyoning iniziò ad assumere un carattere realmente sportivo nella seconda metà degli anni ‘80, ma a praticare questa attività erano sempre piccoli gruppi di speleologi. Le cose iniziarono a cambiare negli anni ‘90, quando si avvicinarono al canyoning anche persone provenienti dall’alpinsimo, dalla canoa di discesa, e da altri sport legati all’ambiente montano.

Nel 1998 nacque l’Associazione Italiana Canyoning. La nascita dell’AIC e la sua opera di divulgazione; l’apporto comunque significativo degli ambienti speleologici del CAI e di altre associazioni come la Lega Nazionale Montagna UISP; la maggior diffusione di altri sport come il rafting e l’hydrospeed; ed ovviamente anche i media, prima fra tutti internet, hanno contribuito, a partire dai primi anni del 2010, alla diffusione di questo sport su tutto il territorio nazionale, che oggi conta circa 3.000 praticanti assidui.

Percorsi di canyoning sono presenti in tutte le regioni, anche se la maggior parte di questi si concentra in quelle dell’Italia settentrionale e centrale.
Oggi il canyoning è praticato in tutta Europa (in particolare Francia, Spagna, Italia, Austria e Grecia), in molti paesi dell’Est Europeo, negli U.S.A., Messico, Brasile, Australia, Nepal e Sudafrica.

Alla prossima cari Outdoors!

Silvia Turazza – Redazione Garda Outdoors

Hotels – Ristoranti – Experience sul Lago di Garda.

Sul Lago di Garda ci sono tantissime strutture nelle quali soggiornare, dai piccoli e curati B&B fino ai resort con centri wellness e servizi beauty. Nella sezione dedicata a dove dormire trovate tutte le informazioni per cercare l’alloggio a voi più congeniale.

Lo stesso discorso vale per dove mangiare, a questo link trovate la nostra selezione di ristoranti. Ricordandovi che tutto il Lago di Garda e le sue città offrono diversi ristoranti stellati e la qualità della proposta culinaria è molto alta.

Sono molteplici le attività e le esperienze da poter fare sul Lago di Garda, per questo vi consigliamo di visitare la sezione dedicata alle esperienze sul nostro magazine cliccando qui.

Silvia Turazza

Secondo l’arte dell’onomanzia, il significato del mio nome è così descritto: “vive nei boschi, silvestre e selvaggia”. A volte il fato conosce la strada prima di te, e ti forgia con le esperienze più affini. Vivo del cuore del Garda a Castelletto di Brenzone. Appassionata di trekking, fotografia e scrittura, che unisco in piccole avventure. Se mi cercate, mi trovate nel bosco vista lago... con i miei Roberto e Gea.

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