Un viaggio in ValVestino, fra natura incontaminata e affascinanti tradizioni.

La ValVestino può considerarsi una vera e propria perla all’interno del Parco Naturale Alto Garda. Un territorio incontaminato, colmo di natura, storia e tradizioni antiche.

La ValVestino può considerarsi una vera e propria perla all’interno del Parco Naturale Alto Garda. Un territorio incontaminato, colmo di natura, storia e tradizioni antiche.

Situata ad ovest del lago di Garda, la valle appartiene amministrativamente ai comuni di Magasa e Valvestino ed è caratterizzata da un territorio prevalentemente montano, che si sviluppa lungo il torrente Toscolano ed i suoi affluenti. Una visita in Val Vestino, conduce alla scoperta di un vero e proprio tesoro naturale che, attraverso i musei locali, si trasforma in un suggestivo viaggio a ritroso nel tempo.

I borghi – Affascinanti ruralità.

Una caratteristica peculiare della valle è quella di contenere al proprio interno ben 8 piccoli borghi, i quali ospitano circa 300 abitanti, suddivisi in due comuni: Valvestino e Magasa. Quest’ultimo, il più popoloso, si trova a circa 900m di altitudine ed è immerso in uno scenario verde. Più sotto, vicini fra loro troviamo Armo, Persone e Turano. Rispettivamente definiti “il borgo degli antichi pini”, “un incrocio di sentieri” ed “il cuore della valle”. Bollone, situato in altura offre una bellissima vista sulla valle ed è quello con il territorio più esteso. Anche Moerna offre una splendida vista a 360° e circondato da verdi prati rappresenta l’ingresso della valle provenendo dal Lago d’Idro. Cadria è invece il borgo più piccolo, un minuscolo agglomerato di case situato verso il fondo della valle del torrente Droanello. A quasi 1300m troviamo Cima Rest, sicuramente il borgo più famoso (il quale merita un approfondimento a parte). Essi possiedono inoltre una caratteristica davvero particolare ed affascinante. Ciascun villaggio pare infatti isolato dal mondo, in quanto è molto difficile, se non impossibile, trovandosi all’interno di uno scorgerne un altro. È invece possibile goderne diversi contemporaneamente salendo in quota, oppure percorrendo le tortuose strade del territorio.

Cima Rest – Un luogo unico.

Nella parte a Nord della valle è situato il più iconico dei Borghi: Cima Rest. Un bellissimo altopiano costituito da ampie praterie, disseminate di piccoli fienili con tetti in paglia, un’altra caratteristica peculiare della Val Vestino. Le coperture, dai ripidi spioventi, sono infatti realizzate con steli di cereali e rappresentano attualmente un rarissimo esempio in Lombardia. Sullo sfondo giganteggia il monte Tombea e ai suoi piedi le malghe produttrici del famoso e omonimo formaggio. Tutt’intorno scorgiamo rigogliose foreste di latifoglie e conifere, sede di numerosi e spettacolari sentieri, che in autunno esplodono letteralmente di colori. Tra le abitazioni troviamo il museo etnografico della Val Vestino e più in alto addirittura un meraviglioso osservatorio astronomico.

Un paradiso per gli amanti della Natura.

Il territorio rappresenta un vero e proprio rifugio per la fauna e un paradiso floristico. Non è raro infatti scorgere vari tipi di animali attraversando la valle, specialmente al calar del sole. Tra i boschi di faggi e pini silvestri abitano numerosissimi ungulati come caprioli e cervi, mentre più in alto è facile avvistare camosci e stambecchi. Sono presenti anche marmotte e diversi esemplari di gallo forcello ed il rarissimo cedrone. Tra i predatori di vertice svettano aquila reale, biancone e gufo reale, ed inoltre la valle ospita occasionalmente anche gipeti, orsi, linci e lupi. Che dire, per gli amanti degli animali è un vero e proprio paradiso. L’importanza floristica del parco era già nota nel 700, quando alcuni botanici esplorando la valle identificarono diverse specie non ancora conosciute. Un patrimonio vivo ancora oggi, con la presenza di vari endemismi botanici (specie che si rinvengono solo in una determinata area ristretta). Sono 21 in totale, di cui 8 inseriti nella lista Rossa mondiale come specie seriamente minacciate di estinzione.

Storia e cultura – Cosa vedere.

Come anticipato questi territori sono ricchi di storia e tradizioni. A tal proposito è possibile visitare alcuni luoghi, situati in valle, nei quali sono esposti numerosi reperti antichi. Il museo etnografico della Val Vestino racconta le tradizioni che hanno plasmato comunità e luoghi, percorrendo un viaggio nel tempo. Per gli appassionati di botanica è possibile visitare il museo “Don Pietro Porta”, in cui sono raccolti reperti centenari, ad opera del Don omonimo. Per tuffarsi nella quotidianità lavorativa antica degli abitanti del posto consiglio invece il “Museo del latte”, la “Segheria antica” ed il “Vecchio mulino ad acqua”.

La vecchia dogana sommersa.

Parliamo di una storia molto affascinante. Negli abissi del lago artificiale creato nel fondovalle, giace infatti una costruzione risalente ai tempi dell’impero Austro-Ungarico, anticamente dominatore della Val Vestino. Si tratta di una dogana costruita nel XIX secolo, che regolava appunto il passaggio di persone e merci, in funzione sino alla Prima Guerra Mondiale. Come detto, anche se ormai sommersa dalle acque ogni tanto riaffiora, generando grande curiosità fra i visitatori. Poter visitare la Dogana di Lignano non è quindi semplice e scontato, serve cogliere l’attimo.

Sport e attività all’aperto.

Il territorio offre innumerevoli possibilità per gli amanti del trekking e della mountain bike. Il Parco Alto Garda è disseminato di sentieri e la Val Vestino ancor di più. Sono presenti alternative con vari livelli di difficoltà, accessibili quindi ad un pubblico davvero vasto. È possibile salire in vetta fin oltre i 2000m e scorgere il Lago di Garda, oppure addentrarsi fra i boschi della valle alla ricerca di animali e godere di viste mozzafiato. È caldamente consigliato il periodo estivo, quando la neve avrà lasciato posto alla rigogliosa vegetazione e successivamente l’autunno, con l’esplosione di colori tipica delle faggete locali.

Luoghi ideali per i fotografi.

Arrivati a questo punto avrete oramai capito come la Val Vestino possa offrire tantissimi spunti fotografici. Si passa infatti dalla natura incontaminata, ricca di flora e fauna ai classici borghi antichi. Da segnalare oltre ai suggestivi fienili sparsi in valle, diverse piccole chiesette e costruzioni caratteristiche. Infine è bene ricordare come questi luoghi godano anche di un buon cielo per gli appassionati di astrofotografia, e non solo. Non perdiamo quindi l’occasione di allontanarci un pochino dal Lago di Garda, per sdraiarci in un prato e godere di migliaia di stelle.

Come raggiungere la valle.

Lungo la Gardesana occidentale, strada che costeggia il Lago di Garda sul lato Ovest, si percorre fino alla cittadina di Gargnano. Si svolta quindi a sinistra, imboccando la statale statale 9/SP9. La Val Vestino è accessibile anche dalla Vallesabbia, salendo dal Lago d’Idro e prendendo poi per Capovalle.

Chi dovrebbe visitarla?

Risposta semplice, assolutamente tutti! Visto la varietà di scenari a disposizione, non ci sono limiti di età o allenamento che tengano. È sufficiente la voglia di esplorare territori mantenuti intatti nel tempo, con natura e tradizioni a fare da protagoniste. Una volta in valle, le proposte sono molteplici, come anche le strutture per pernottare e assaporare ottime specialità locali.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito internet ufficiale della Val Vestino.

Stefano Maraggi

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