La Valpolicella: i suoi vini, cosa fare e cosa vedere – come arrivare.

La Valpolicella si trova a nord-ovest di Verona: una piccola regione nella quale si possono ammirare alcune delle eccellenze mondiali a livello architettonico, paesaggistico ed eno-gastronomico.

La Valpolicella si trova a nord-ovest di Verona: una piccola regione nella quale si possono ammirare alcune delle eccellenze mondiali a livello architettonico, paesaggistico ed eno-gastronomico.

Adagiata ai piedi delle Prealpi Veronesi, la Valpolicella si estende su un territorio di sette comuni tutti in Provincia di Verona: Sant’Ambrogio di Valpolicella, Fumane, Sant’Anna D’Alfaedo, Negrar, San Pietro in Cariano, Marano di Valpolicella e Pescantina. L’area di questa regione è suddivisibile in tre zone dalle differenze piuttosto nette: la parte più a nord è prevalentemente montuosa ed è un territorio adibito prettamente al pascolo; la zona intermedia è collinare e vi si possono trovare innumerevoli vigneti; la zona più a sud è pianeggiante, ricca di acqua, ed è sfruttata soprattutto per coltivazioni di frutta e ortaggi.

La ragione per cui è principalmente conosciuta nel mondo la Valpolicella è data dal prestigio dei vini che vi vengono prodotti. Grazie alla sua posizione e al clima favorevole che sfrutta l’abbondanza di acqua e la protezione delle Alpi, qui la viticoltura è diffusa fin dal tempo dei romani e può vantare diversi vitigni autoctoni.

È altresì importante per l’estrazione del marmo rosso di Verona, che troviamo anche in molti siti storici come ad esempio la Basilica di San Zeno a Verona.

Dal punto di vista architettonico, il paesaggio della Valpolicella è adornato di ville venete di grande pregio ed è abbellito da capitelli, chiesette, pievi, contrade e corti, che arricchiscono il territorio con testimonianze di anni di storia.

I vini della Valpolicella.

Il vino più conosciuto è lAmarone della Valpolicella, prodotto con le uve Corvina e Rondinella, dal caratteristico colore rosso granato e dal gusto molto marcato.

Tra gli altri vini della zona sono molto rinomati anche il Valpolicella Classico, Superiore, Ripasso e il dolce Recioto.
Questa grande concentrazione di ottimi vini ha favorito lo sviluppo del turismo enogastronomico nella zona: è possibile infatti visitare numerose cantine nelle quali si possono effettuare delle degustazioni dei vini e dei prodotti locali, oltre che pernottare in alcune di esse o in uno dei tanti antichi casali della zona, avendo così una splendida esperienza immersi nella natura. Scoprirete l’ospitalità dei suoi abitanti e quanto sia importante il legame con il territorio.

Wine tour in Valpolicella.

Vari itinerari alla scoperta della Valpolicella attraverso wine tours immersi nel cuore delle cantine storiche e di quelle piccole di nicchia a conduzione familiare. Avrete la possibilità di parlare direttamente con il produttore per confrontarvi nella degustazione e conoscere la storia del vigneto. Sarete guidati dall’esperienza di chi per sapienza e passione si dedica a questa memorabile arte del vino.

“Benissimo!” penserete. Ma come fare? Scartabellare nel web non servirà a farvi vivere l’esperienza descritta, perchè solo chi vive e conosce il territorio quotidianamente potrà cucire l’esperienza più incline a voi, liberandovi di ogni pensiero, patente di guida inclusa! Per ulteriori info vi lasciamo nelle mani di Romeo & Juliet guide.

Amarone Valpolicella

Le ville venete della Valpolicella.

Sparse nel territorio della Valpolicella si trovano più di 80 Ville, spesso utilizzate come location prestigiose per eventi e matrimoni, spesso sede delle omonime e rinomate cantine vinicole e in molti casi trasformate pure in hotel e ristoranti.

Fra le più importanti menzioniamo Villa Santa Sofia progettata dal famoso architetto Andrea Palladio, la magnifica Villa Mosconi Bertani sede di importanti salotti letterari, Villa Rizzardi con il suo bellissimo giardino di Pojega, Villa della Torre con i suoi spettacolari camini a forma di grandi bocche, Villa Bertoldi a Negrar – Loc. Palazzo, Villa Giona sontuosa residenza estiva, Villa Serego Alighieri acquistata nel 1353 da Pietro Alighieri figlio del Poeta Dante.

https://youtu.be/OK2oXfaW7dk

Pievi e chiese della Valpolicella.

In questa regione si possono ammirare anche numerose pievi, delle piccole chiese con annesso battistero.

Pieve di San Giorgio Ingannapoltron.

La più conosciuta è la Pieve di San Giorgio Ingannapoltron, frazione di Sant’Ambrogio di Valpolicella annoverata fra i Borghi più belli d’Italia. Ingannapoltron tradotto dal dialetto veronese – “inganna il pigro” – è il soprannome dovuto al fatto che in passato i pellegrini, vedendo il paese dalla pianura, credevano di poterlo raggiungere velocemente. In realtà la strada risultava molto ripida e piena di tornanti.

Questa pieve si trova appunto su una collina da cui si può ammirare un bel panorama sulla valle di Fumane ed è visitabile soltanto a piedi (le auto si possono parcheggiare lungo la strada principale che sale sulla collina). La piazza del paese è una sorta di belvedere panoramico sulla valle su cui si affaccia un antico palazzo che ospita ancora oggi il bar del paese. Poco più avanti la deliziosa pieve romanica, il cui edificio originario del VIII secolo fu costruito su un luogo in precedenza adibito al culto pagano. La pieve venne poi ricostruita nell’XI secolo e rappresenta uno degli esempi più interessanti di architettura romanica nel veronese. Uno dei pezzi forti di questa chiesetta è senz’altro il chiostro esterno, che conserva splendide colonnine con capitelli scolpiti con figure e animali, mentre all’interno è possibile ammirare degli splendidi affreschi e un ciborio risalente all’epoca longobarda, ossia un baldacchino in pietra finemente scolpito con nodi celtici e figure zoomorfe e vegetali, situato sull’altare orientale. A fianco della chiesa si trovano il Museo Antiquarium e l’ufficio turistico.

Pieve di San Floriano.

Sicuramente una delle più belle chiese della zona, la pieve romanica di San Floriano, che si trova proprio sulla piazza di questa frazione di San Pietro in Cariano, a ridosso della strada principale, esiste fin dall’anno 905.

Ancora oggi presenta una facciata in conci di tufo completamente integra con una struttura tradizionale a tre navate, mentre il campanile in tufo e cotto riprende lo stile veronese dell’epoca. Molto interessante l’interno della chiesa, con sculture lignee, tele e una fonte battesimale scavata in un unico blocco di marmo rosso.

Santuario della Madonna de La Salette.

È un luogo caro ai fumanesi e vi capiterà di scorgerlo fin dalla valle, perché appare come una macchia bianca in mezzo ai boschi sulla collina che si affaccia sul paese. Si può raggiungere a piedi o in auto e il sagrato del santuario regala forse il più bel panorama su Fumane.

Il santuario, costruito sulla parete rocciosa del Colle Incisa che sovrasta il paese, fu realizzato nel 1859 in seguito ad un voto, quando Fumane fu minacciata da una malattia dei vigneti. Le sue forme richiamano il più famoso tempio nei pressi di Grenoble in Francia.

Escursioni in Valpolicella.

Ma la Valpolicella non è solo vino, ville e cultura; è anche una terra fantastica per gli amanti delle camminate, della bicicletta e delle escursioni in virtù dei numerosi sentieri ben segnalati che permettono di attraversarla in lungo e in largo, ammirando lo splendido paesaggio prealpino e godendo della natura delle sue colline, bellissima in ogni stagione.

In tutta la zona sono molte le attività ricreative che possono intrattenere anche famiglie con bambini, quali l’equitazione, le fattorie didattiche, il rafting in uno dei tanti torrenti che scendono dalle vette fino a valle o il Ponte Tibetano della Val Sorda il cui sentiero parte da Marano di Valpolicella.

Non dimentichiamo che la Valpolicella è alle porte della Lessinia, magnifico territorio in cui potrete inoltrarvi ad esplorare moltissimi siti oltre che avventurarvi per trekking in tutte le stagioni. Per conoscere tutti gli spot imperdibili della Lessinia, tra cui il Parco delle cascate di Molina, la Grotta di Fumane e il Ponte di Veja potete cliccare qui.

La Valpolicella è inoltre un ottimo punto di partenza per l’esplorazione di tutto il Veneto: le vette delle Alpi distano meno di un’ora di macchina, così come Venezia, mentre Verona e il Lago di Garda sono vicinissimi. Tra le piccole cittadine raggiungibili dalla Valpolicella citiamo anche Soave, un gioiello architettonico con le sue stradine medievali e il suo affascinante Castello, nonchè patria di uno dei vini bianchi più apprezzati al mondo: il Soave Doc.

Come arrivare in Valpolicella.

In Auto.

Per chi viaggia sulla A4 – Autostrada Serenissima Milano – Venezia l’uscita consigliata è Verona Sud. Da Verona Sud dirigersi verso Borgo Trento. Qui prendere la Strada Provinciale 1 in direzione Trento e Valpolicella. Al bivio per Trento tenere la destra, per andare verso Sant’Ambrogio di valpolicella. Seguendo la strada principale si attraversano i paesi di Parona, Arbizzano, Santa Maria di Negrar, Pedemonte, San Floriano, San Pietro in Cariano, Bure fino a Gargagnago.

Viaggiando sulla A22 – Autostrada Modena – Brennero: uscire a Verona Nord. Prendere la SS12 in direzione Trento e Valpolicella per circa 10 km. Alla rotonda, prendere la terza uscita in direzione Sant’Ambrogio di Valpolicella per circa 1 km.

In Treno.

Tre le linee ferroviarie che arrivano alla Stazione di Verona Porta Nuova:

  • Linea ferroviaria Milano – Venezia
  • Linea ferroviaria Bologna – Brennero
  • Linea ferroviaria Verona – Mantova – Modena

Dal piazzale della stazione di Verona Porta Nuova si prende l’autobus urbano 21 che porta a Negrar e a San Pietro In Cariano. In alternativa vi sono le corriere extraurbane dirette ai comuni della Valpolicella storica: Negrar di Valpolicella, Fumane, Marano, San Pietro In Cariano, Sant’Ambrogio di Valpolicella.

In aereo.

L’Aeroporto Catullo di Verona-Villafranca dista 12 km dalla Valpolicella. Esso è collegato alla Stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova con un bus navetta con partenze ogni 20 minuti. Da lì partono tutti gli autobus per i vari paesi della Valpolicella.

Alla prossima cari Outdoors!

Silvia Turazza – Redazione Garda Outdoors

Silvia Turazza

Secondo l’arte dell’onomanzia, il significato del mio nome è così descritto: “vive nei boschi, silvestre e selvaggia”. A volte il fato conosce la strada prima di te, e ti forgia con le esperienze più affini. Vivo del cuore del Garda a Castelletto di Brenzone. Appassionata di trekking, fotografia e scrittura, che unisco in piccole avventure. Se mi cercate, mi trovate nel bosco vista lago... con i miei Roberto e Gea.

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