Esplorando Soiano del Lago, culla di bellezza e tranquillità

Immerso tra dolci colline, vigneti rigogliosi e scorci mozzafiato, questo piccolo borgo incanta i visitatori con il suo mix unico fra storia, bellezza e atmosfera tranquilla.

Benvenuti a Soiano del Lago, un piccolo gioiello della Valtenesi, fra le colline bresciane del magnifico Lago di Garda. Scopriamolo assieme!

Cenni storici

Soiano del Lago ha radici profonde che si perdono nell’antichità, risalenti addirittura all’età del Bronzo, come testimoniato dai ritrovamenti di villaggi palafitticoli.
Attraverso i secoli, Soiano e le sue aree circostanti furono teatro di molteplici vicissitudini: dall’occupazione romana all’invasione degli Ungari, che causò devastazioni nel territorio.
Durante il Medioevo, il paese passò sotto il dominio del Vescovo di Verona, per poi essere controllato da diverse famiglie nobili, come i Della Scala e i Boemia. Nel XIV secolo, i francescani eressero il convento di San Rocco lungo una delle principali vie di comunicazione tra Soiano e Padenghe. Nel XV secolo, vennero apportate modifiche agli statuti locali, estendendo i giorni festivi a ben 68 oltre alle domeniche.
Il XVIII secolo fu segnato dalla guerra di successione spagnola, che portò devastazione e violenza anche a Soiano. Solo nel 1947 il paese ottenne finalmente l’autonomia, dopo aver subito aggregazioni ad altri comuni come Polpenazze e Padenghe.

Cosa vedere a Soiano

Il Castello

Il Castello di Soiano del Lago, eretto nel X secolo su un’altura a 198 metri sul livello del mare, fu originariamente concepito come un rifugio difensivo, dominando la Valtenesi e mantenendo contatti visivi con altri castelli circostanti. Costruito sui resti di una fortificazione romana, testimoniati dalle fondamenta e da reperti archeologici, il castello insieme ad altri siti nella zona costituiva un sistema difensivo contro le incursioni nemiche. Nonostante la sua importanza strategica, il castello non fu mai una residenza signorile, ma servì principalmente come luogo di rifugio per la popolazione locale e i loro beni durante periodi di conflitto.
Durante il Medioevo, il castello fu il centro della vita comunitaria, sede di riunioni per eleggere rappresentanti e discutere questioni importanti. Nel 1330, subì importanti lavori di ristrutturazione sotto il dominio di Mastino della Scala, signore di Verona, e successivamente passò sotto il controllo di Giovanni di Boemia. Nel corso dei secoli, il castello rimase un punto di riferimento per la popolazione locale, offrendo riparo durante le guerre e mantenendo la sua importanza sociale.

La torre campanaria, eretta sulle rovine di una torre precedente nel XIII secolo, divenne un elemento caratteristico del castello. Durante la Seconda Guerra Mondiale, le campane furono nascoste per evitare la loro fusione per scopi bellici. Ancora oggi, il suono delle campane segna i momenti salienti della vita della comunità.
Curiosità: al servizio delle campane era addetto il campanaro, che aveva il privilegio di risiedere all’interno del castello ed era stipendiato dal comune. Presso l’archivio parrocchiale è ancora oggi conservato un registro con l’elenco di tutte le incombenze del campanaro che rimasero in vigore fino a mezzo secolo fa, quando egli fu sostituito da automatismi elettrici.

La chiesa di San Michele

La Chiesa Parrocchiale di Soiano, dedicata a San Michele Arcangelo e costruita a partire dal 1622, sorge su un sito che si crede abbia ospitato un’antica cappella legata all’insediamento militare del castello. La vicinanza al castello e la dedica a San Michele, venerato dai Longobardi che dominarono la zona, suggeriscono questa origine. La chiesa ha subito vari abbellimenti nel corso dei secoli, con un restauro completo nel 1926 che ha aggiunto elementi in stile tardo Liberty. Tuttavia, conserva ancora la struttura secentesca originale, con tre altari per lato e un’ampia abside.
Le decorazioni interne, le vetrate colorate, le statue lignee e le opere d’arte risalgono principalmente al restauro del dopoguerra del XX secolo. Tra le opere più significative, troviamo l’Altare del Santo Rosario, eretto in memoria della vittoria di Lepanto sui Turchi, con notevoli decorazioni in stucco e statue dei Santi Caterina da Siena e Domenico. L’organo, realizzato nel 1693, e l’Altare Maggiore del 1790, con una pala d’altare attribuita a Giovan Antonio Caroto, sono altre opere degne di nota.
Particolarmente prezioso è l’Altare dell’Annunciazione, che ospita una tela del pittore genovese Bernardo Strozzi, risalente alla prima metà del XVII secolo, commissionata dalla ricca famiglia veneziana dei Carminati. Quest’ultimi, proprietari di vasti possedimenti nella regione, donarono anche le reliquie di San Albano Martire, copatrono di Soiano, visibili nella teca ai piedi dell’altare. L’Ancona lignea dorata, esempio di intaglio bresciano del XVII secolo, completa l’altare, conferendogli un’imponente maestosità.

La chiesa di San Carlo

La chiesa di San Carlo, situata nella località Chizzoline nel comune di Soiano del Lago, è stata costruita nel 1610 in seguito alla visita pastorale di San Carlo Borromeo nella diocesi di Brescia nel 1580. Questo evento ha profondamente colpito gli abitanti del luogo, che hanno deciso di commemorare il santo e la sua visita con la costruzione di questa chiesa. Dal punto di vista architettonico, la chiesa è caratterizzata da un design sobrio e semplice, con una navata unica e un piccolo campanile. La facciata a capanna è arricchita da elementi che conferiscono un tocco di eleganza all’edificio. All’interno, si trova un’importante opera di Andrea Bertanza, una pala d’altare raffigurante la Madonna della Neve con i Santi Giustina e Carlo Borromeo, notevole per la sua cura dei dettagli e la sua bellezza, che aggiunge lustro alla piccola chiesa.

Feste e tradizioni di Soiano

Il Castello medievale d’estate diventa un teatro naturale per numerose manifestazioni e concerti.
Tra gli appuntamenti più attesi c’è la festa di Ferragosto, seguita dalle celebrazioni in onore di San Rocco, mentre l’ultima domenica di settembre c’è la festa del patrono San Michele Arcangelo.

Garda Golf Country Club Soiano

Il Garda Golf Country Club è un campo da golf costituito da 27 buche, situate sulle colline moreniche di Soiano del Lago. Nel 2020 è stato valutato come 2° miglior campo da golf in Lombardia e 4° in Italia. 

Dove dormire in Valtenesi

Vi consigliamo due posticini diversi e unici nel loro genere:

BorgoLuna Luxury Holidays House è un piccolo gioiello incastonato nel borgo di San Felice del Benaco. 3 esclusive suite, nate dal connubio tra storia e innovazione, tra sostenibilità dei materiali e rispetto della tradizione.
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L’Hotel San Filis, con tutto il suo fascino di un’antica dimora del ‘600, si trova nel cuore storico di San Felice del Benaco. Piscina, giardino, ristorante e moltissimi servizi a disposizione degli ospiti.
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Esperienze in Valtenesi

Il patrimonio culturale e naturale della Valtenesi regala molteplici occasioni per vivere esperienze uniche sul territorio. Eccovi qualche spunto per tante belle emozioni!

Per vivere le onde del lago da veri protagonisti su Wakesurf, E-foil, Foil, Jetsurf non potete perdere un’avventura con il team Your Wave.

Amate l’avventura? Vi piace emozionarvi? Provate il Parasailing e scoprite il Lago di Garda volando grazie al team di Garda Parasailing.

Per visitare una location unica ed emozionante immersa nei vigneti e prenotare una degustazione enogastronomica vi consigliamo la Cantina Conti Thun.

Avete mai provato la silenziosità di una barca elettrica? A Nautica Elettrica San Felice la troverete a noleggio.

Anche se il centro storico di Soiano è davvero molto piccolo, non sottovalutiamone la bellezza e la calma che davvero sa regalare. Qui c’è un pezzetto di Lago di Garda fuori dal tempo, che va scoperto.
Alla prossima cari Outdoors!

Silvia Turazza

Silvia Turazza

Secondo l’arte dell’onomanzia, il significato del mio nome è così descritto: “vive nei boschi, silvestre e selvaggia”. A volte il fato conosce la strada prima di te, e ti forgia con le esperienze più affini. Vivo del cuore del Garda a Castelletto di Brenzone. Appassionata di trekking, fotografia e scrittura, che unisco in piccole avventure. Se mi cercate, mi trovate nel bosco vista lago... con i miei Roberto e Gea.

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