Crero e il ponte tibetano della Val Vanzana: una piccola Provenza sul Lago di Garda.

Alla scoperta del borgo di Crero, gioiello nascosto che regala un'atmosfera unica, e del suo Ponte Tibetano, per una traversata a tutta adrenalina!

Stento a crederci pure io che sto scrivendo questo articolo, ma vi posso assicurare una cosa: il borgo di Crero (207 m), piccola frazione di Torri del Benaco (VR), è letteralmente un meraviglioso gioiello che ricorda i bei paesi acciottolati della Provenza, a tutta vista verso il blu.

Cosa fare e vedere a Crero.

Visitare il borgo.

Il comprensorio di Crero è piccolino, ma vale davvero la pena addentrarsi fra i suoi vicoli per scorgere casette di pietra finemente ristrutturate, rustici in disuso abbracciati dall’edera, terrazzi fioriti, giardini nascosti, scale antiche, fienili e scorci che sembrano dipinti.

Qui tutto ruota attorno alla suggestiva piazzetta dove, tornando alla Provenza, sembrano solamente mancare gli anziani che giocano alla pétanque (per chi non la conoscesse, è una specialità dello sport delle bocce).

L’unico ristoro, -e che ristoro!-, è un bellissimo ristorante con terrazza super panoramica chiamato Trattoria Panoramico. Sembra di essere in una cartolina, semplicemente uno spettacolo!

Chiesa di San Siro.

La chiesetta di San Siro fu costruita da Francesco Consolini nel 1713, come si legge in carte dell’epoca e sullo stipite della porta: F. C. F. F. 1713 P. S. D.; ma fu consacrata sei anni dopo dall’arciprete di Garda.
All’epoca aveva un cappellano che curava gli abitanti della vicina contrada di Crer, la quale risulta essere popolata da moltissimo tempo per opera di gente proveniente dalla soprastante San Zeno di Montagna.
Il rustico campanile fu eretto nel 1880 dalla contrada di Crer assieme a quelle vicine (Cavrie, La Pozza e S. Felice).
La chiesetta e la contrada si animano il 9 dicembre, festa appunto di San Siro.

Pietra Grande.

In questa zona del Monte Baldo (includendo anche molti sentieri di Brenzone sul Garda) si possono osservare alcuni liscioni, ossia rocce levigate in superficie dall’azione delle glaciazioni nel Quaternario, che nei secoli sono state utilizzate come delle vere e proprie “lavagne” a cielo aperto.
Ed è proprio su uno di questi, chiamato la “Roccia Grande” (perchè è la più grossa roccia incisa del Lago di Garda), che troviamo dei graffiti di varie epoche: per lo più risalenti all’epoca preistorica con tracce d’incisioni di lettere alfabetiche, figure umane e animali.
Gli autori dell’arte rupestre furono probabilmente cacciatori e pastori che transitavano in queste zone.
Le incisioni sono state attuate con il metodo della martellinatura, battendo la roccia con una pietra più dura, come il serpentino o la quarzite.
Per raggiungerla basta seguire il “sentiero dei graffiti – Prandine – Torri”, ben indicato nella piazzetta di Crero.
Consiglio importante: le incisioni possono essere meglio osservate con la luce radente del mattino; se la roccia viene bagnata, risultano ancora più evidenti.
Se percorrerete tutto il sentiero potrete ammirare anche altre due incisioni rupestri: la “Pietra delle Griselle” e la “Pietra dei Cavalieri”.

Breve trekking al Ponte Tibetano della Val Vanzana.

Sempre dalla nostra magica piazzetta di Crero, parte il sentiero che vi porterà ad attraversare il Ponte Tibetano della Val Vanzana, collegando il borgo con la vicina Pai di Sopra (altra frazione di Torri del Benaco e altro gioiello meraviglioso da visitare).
Il “senter de mes” (che nel dialetto locale significa sentiero di mezzo), così si chiama il tratto di percorso che qui descriviamo, vi porta in mezzo alla frescura del bosco: trovate panche e tavoli per mangiare al sacco e più avanti anche un artistico bivacco in legno con una piccola scultura. Immancabili molti scorci mozzafiato sul lago.
In circa 20-25 minuti (con brevi sali-scendi) si arriva al ponte. Il percorso non è adatto a passeggini (nemmeno da trekking, in quanto l’ultimo tratto è lastricato da grosse pietre).

Il Ponte Tibetano è stato costruito nel 2019, è lungo 34,7 metri, posto ad una altitudine di 42 metri dal torrente sottostante.
È dotato di una passerella antiscivolo (che lo rende comodamente più fruibile rispetto ai ponti tibetani tradizionali) e può portare fino a un massimo di 15 persone alla volta.
Attraversandolo, se volete proseguire il sentiero, in altri 20-25 minuti si arriva appunto a Pai di Sopra.

Come arrivare e dove parcheggiare a Crero.

A Crero si arriva dalla strada SR 249 (il tratto veronese che corre lungo la sponda orientale del lago): se provenite da sud, dopo il paese di Torri del Benaco trovate sulla destra il cartello “Crero” con la strada che sale; se provenite da nord, dopo la frazione di Pai di Sotto, trovate il cartello alla vostra sinistra (attenzione per imboccare la via c’è una curva a gomito).
Salite per qualche tornante fino a raggiungere il piccolo borgo: ci sono due comodi parcheggi (uno più in basso e dopo una curva trovate l’altro – entrambi a pagamento) e se siete fortunati 3 posti auto liberi con le righe bianche.

Cari Outdoors, per voi il nostro entusiasmo e tutta la felicità di condividere le bellezze, meno conosciute, del nostro bellissimo Lago di Garda. Buona gita!

Silvia Turazza – Redazione Garda Outdoors

Silvia Turazza

Secondo l’arte dell’onomanzia, il significato del mio nome è così descritto: “vive nei boschi, silvestre e selvaggia”. A volte il fato conosce la strada prima di te, e ti forgia con le esperienze più affini. Vivo del cuore del Garda a Castelletto di Brenzone. Appassionata di trekking, fotografia e scrittura, che unisco in piccole avventure. Se mi cercate, mi trovate nel bosco vista lago... con i miei Roberto e Gea.

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