La Rocca di Manerba, custode del prezioso ecosistema del Lago di Garda.

A volte per sentire un tuffo al cuore non occorrono fatiche immani; bastano semplicemente pochi passi per vedere aprirsi l’orizzonte dalla scogliera del Lago di Garda: la Riserva Naturale della Rocca di Manerba.

Un’area protetta fra le più suggestive dell’intero Lago di Garda si trova proprio a Manerba del Garda: la Riserva Naturale della Rocca, del Sasso e il Parco Lacuale (1.160.000 mq di terraferma e 850.000 mq di lago). Costituita per tutelare e valorizzare le caratteristiche naturali e paesaggistiche del territorio con quelle antiche e archeologiche, come importante patrimonio di storia e biodiversità.

I principali punti di riferimento sono l’antica Rocca medievale con il suo Museo Civico Archeologico della Valtenesi, che costituisce memoria e testimonianza delle motivazioni per le quali l’uomo ha deciso di insediarsi in questo meraviglioso contesto fin da tempi antichissimi (alcuni ritrovamenti risalgono al Mesolitico – 8000-5000 a.C.).

La Rocca, ovvero le fondamenta e i resti di un antico castello medievale, si trova su uno sperone di roccia alto più di 150 metri a strapiombo sul lago, che lo rendono un riferimento inconfondibile del profilo costiero del Lago di Garda, ben riconoscibile da qualsiasi punto panoramico.

Come arrivare per visitare la Rocca di Manerba del Garda?

La via più semplice e breve consiste nel seguire le indicazioni per la Rocca dal centro di Manerba del Garda (BS). Vi condurranno a un grande parcheggio sterrato ai piedi del Museo (lì è presente anche un bar). Salendo brevemente lungo il sentiero raggiungerete la Rocca e la grande croce in ferro che domina tutto il panorama mozzafiato. In loco sono presenti molti cartelli informativi (in italiano, inglese e tedesco) che ne spiegano la storia in vari capitoli: il castello medievale, la chiesa del castello (dedicata a San Nicola), le decorazioni pittoriche della fase quattrocentesca, la campana della chiesa del castello, la frequentazione tardoromana e l’insediamento altomedievale, il sistema di difesa del Garda e delle vallate limitrofe tra V e VII secolo, attività rituali sulla Rocca dal Bronzo Finale all’epoca romana, le antiche tracce di frequentazione umana e l’insediamento su terrazzamento dal periodo neolitico all’Età del Rame. Insomma… un bel bagno di storia che non lascerà indifferenti gli appassionati.

Percorso trekking nella Riserva Naturale della Rocca.

Dopo aver visitato la Rocca e aver ammirato il meraviglioso panorama che include anche l’Isola di San Biagio e l’Isola del Garda, vi consigliamo di proseguire il sentiero sterrato che scende e poi risale verso il pianoro del Sasso (altro punto panoramico a strapiombo sul lago dove sarà bellissimo sdraiarsi per fare un picnic soleggiato) e continua sulla destra lungo la scogliera. Vi perderete ad ammirare il paesaggio, i colori dell’acqua, le rocce verticali che ospitano il volo dei gabbiani, e molti alberi e cespugli autoctoni (come il Carpino nero, la Quercia roverella, il Pungitopo, il Caprifoglio e l’Elleboro) che agevolmente convivono con alberi e cespugli tipici della macchia mediterranea.

La natura della Riserva Naturale della Rocca e del Sasso che regala bellezza in ogni stagione.

Il sentiero in discesa è abbastanza sconnesso, decisamente non adatto ai bambini piccoli che devono essere accompagnati. Inoltre il tratto lungo la scogliera in alcuni punti si trova in prossimità dello strapiombo senza protezioni, quindi anche qui raccomandiamo di monitorare bambini e animali domestici. E’ sconsigliato anche ai ciclisti, sempre per questioni di sicurezza.

Gli appassionati che desiderano avere una guida particolarmente preparata, oltre che sugli aspetti tecnici tipici dell’escursionismo, anche su quelli culturali, sia naturalistici (botanica, zoologia, geologia, ecologia) che antropologici (storia, etnografia), possono contattare gli accompagnatori di media montagna, regolarmente iscritti all’Albo, disponibili a condurre i gruppi lungo i percorsi della Riserva Naturale della Rocca e del Sasso di Manerba del Garda e il territorio circostante il lago. Per le visite guidate potete contattare: tel. +39 3396137247 – museo.manerba@unionecomunivaltenesi.it


Concludo con una breve riflessione personale: per un momento, immersa ad osservare quelle scogliere a picco nel blu, mi sono letteralmente sentita in vacanza. Guardavo in basso le onde infrangersi sulla falesia e non capivo dove fossi: Sotto il faro di Turnberry in Scozia? Lungo la Route des Cretes in Francia? Se mi avessero portato fin lì bendata, avrei creduto di essere lontanissima da casa, che per me è proprio il Lago di Garda, tanto è unico e incredibile quel panorama.

Alla prossima cari Outdoors!

Silvia Turazza – Redazione Garda Outdoors

 

Silvia Turazza

Secondo l’arte dell’onomanzia, il significato del mio nome è così descritto: “vive nei boschi, silvestre e selvaggia”. A volte il fato conosce la strada prima di te, e ti forgia con le esperienze più affini. Vivo del cuore del Garda a Castelletto di Brenzone. Appassionata di trekking, fotografia e scrittura, che unisco in piccole avventure. Se mi cercate, mi trovate nel bosco vista lago... con i miei Roberto e Gea.

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