Polpenazze del Garda, la guida completa fra storia e cultura

Polpenazze del Garda è un incantevole borgo della Valtenesi, immerso nel cuore di vigneti e uliveti, che dipingono con i loro colori tutto il panorama.

Arroccato fra le dolci colline della Valtenesi, troviamo Polpenazze del Garda, splendido borgo bresciano che domina il panorama. Qui siamo nel cuore di vigneti e uliveti, che ricamano vallate e pendii, dai quali si ricavano vini rosati Valtenesi Doc e olio extravergine di oliva Dop.

Cenni storici

Le origini di Polpenazze risalgono all’Età del Bronzo. Sono stati infatti ritrovati dei resti palafitticoli nel sedime del lago di Lucone che, posto tra i colli di Cassaga, Brassina e San Pietro, fu prosciugato tra il ‘400 e il ‘700.
In questi luoghi si succedettero i Celti, gli Etruschi, e infine i Romani, come testimoniano la piccola torre di Bottenago e la chiesa di San Pietro in Lucone, dove negli anni Sessanta furono rinvenuti frammenti di un edificio sacro di epoca barbarica.
Il castello invece fu eretto nel X secolo, a difesa dalle scorrerie ungare.
Tra i personaggi illustri di Polpenazze si ricorda Luigi Filippini (nato nel 1744), medico che aveva aperto in paese una cereria, poi trasferita a Salò, e fu inventore di un unguento contro il cancro.

Cosa vedere a Polpenazze

Il Castello con il centro storico

L’apparato murario dell’antico Castello cinge il principale nucleo abitativo del paese. Esso venne eretto a scopo difensivo, come ricetto dalle invasioni ungare del X secolo, durante il periodo altomedievale, e come sovente accadde fu contraddistinto da numerosi rimaneggiamenti; più volte infatti venne distrutto e successivamente ricostruito. La muratura dell’antico complesso, contraddistinta da una pianta piuttosto irregolare, venne realizzata tramite l’utilizzo di ciottoli di varie dimensioni intercalati a pietre locali, il tutto fu poi disposto secondo un preciso orientamento al fine di ottenere una maglia muraria regolare. Attualmente è però visibile solo un tratto di muro a ovest interrotto da una piccola torre. Risulta poi ancora intuibile quello che doveva essere l’antico ingresso, spostato più a sinistra rispetto a quello odierno e molto probabilmente difeso da una torre della quale permangono delle tracce che lasciano intuire anche la presenza di un ponte levatoio viste le feritoie presenti su di essa. Allo stato attuale il castello cospita la biblioteca, gli uffici del Comune e la chiesa parrocchiale della Natività della Madonna.

La Chiesa della Natività della Madonna

La Chiesa di Santa Maria risale al 1585, un vero e proprio tripudio di arte barocca. Dall’alto della sua balconata si può godere di una vista spettacolare su uliveti, vigneti, borghi arroccati e il blu del lago. L’ampio sagrato e la piazza su cui si affaccia, sono immersi in un contesto storico da dipinto, con la torre del castello che incornicia il tutto.
La chiesa all’interno ha un’unica navata che termina con il presbiterio a forma di poligono a campate finemente decorate. L’abside e il soffitto sono affrescati con dipinti di Andrea Bertanza, Pietro Marone e Graziano Cossali. Al suo interno si possono ammirare l’antico organo, i cinque altari, e la pala della Natività della Vergine del 1607. La facciata esterna risale ai primi del 1900 per opera degli architetti Tagliaferri, che ne accentua egregiamente gli aspetti barocchi.

Chiesa di San Pietro in Lucone

La Chiesa di San Pietro in Lucone, caratterizzata da un’esterno rustico in stile romanico locale, mostra un notevole rosone risalente al XIV secolo, confermato dai riferimenti agli affreschi del 1300 in un verbale del 1743.
All’interno, affreschi della scuola veronese del XIV secolo adornano la parte absidale e il centro, mentre le navate laterali e i pilastri presentano ex voto risalenti alla seconda metà del XV secolo.
Degni di nota sono l’organo in legno che, per i forti contrappesi che lo caratterizzano, per suonarlo servono due persone; e un affresco del 1603, raffigurante la Concezione della Beata Vergine e attribuito a Pietro Ricchi, noto come il Lucchese.
San Pietro, patrono dei pescatori e dei mietitori, è anche il primo papa, e la chiesa riflette questa doppia devozione.

Chiesa di Sant’Antonio

La Chiesa di Sant’Antonio sorge nella frazione di Picedo. L’edificio viene costruito nel Quattrocento in tarda architettura romanica. La facciata, il campanile e l’abside, però, subiscono pesanti rifacimenti già dal Cinquecento in poi, fino al Seicento. L’interno, fortunatamente, mantiene l’aspetto originario e la maggior parte delle primitive decorazioni.
La chiesa faceva parte dell’antico nucleo storico di Picedo, che ruotava attorno a piazzetta Olivieri. Oltre a questo edificio rimane solamente un altro fabbricato, posto a fianco della chiesa, di notevole importanza per l’integrità del suo aspetto originario, tipico esempio di edificio rustico quattrocentesco.
La chiesa possiede una facciata a capanna decorata da quattro lesene e un frontone triangolare come coronamento. Sull’asse centrale si aprono il portale d’ingresso e, al di sopra, una grande finestra a lunetta. Il campanile, a destra della facciata, è in muratura a vista, con blocchi squadrati di pietra e mattoni.
L’interno è a navata unica ed è ancora coperto dall’originale tetto a travetti e tavelle in cotto. Sulla parete destra è visibile un affresco a monocromo del Cinquecento raffigurante Sant’Antonio e altri affreschi votivi della seconda metà del Quattrocento. L’altare maggiore ospita invece una pala con Sant’Antonio tra san Rocco e san Sebastiano di pittore anonimo del Seicento.

Eventi a Polpenazze: la Fiera del vino

La Fiera del Vino vide la sua prima edizione nel 1947, ed è una delle più antiche d’Italia. Nasce con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio vinicolo locale, trasformando il centro storico di Polpenazze in un luogo di festa.
Si tiene nella piazza centrale ogni ultimo weekend di maggio, per degustare i migliori vini della zona accompagnati a piatti e prelibatezze locali. Rallegrano l’atmosfera anche musica, intrattenimenti vari e spettacolo pirotecnico finale.

Dove dormire in Valtenesi

Vi consigliamo due posticini diversi e unici nel loro genere:

BorgoLuna Luxury Holidays House è un piccolo gioiello incastonato nel borgo di San Felice del Benaco. 3 esclusive suite, nate dal connubio tra storia e innovazione, tra sostenibilità dei materiali e rispetto della tradizione.
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L’Hotel San Filis, con tutto il suo fascino di un’antica dimora del ‘600, si trova nel cuore storico di San Felice del Benaco. Piscina, giardino, ristorante e moltissimi servizi a disposizione degli ospiti.
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Esperienze in Valtenesi

Il patrimonio culturale e naturale della Valtenesi regala molteplici occasioni per vivere esperienze uniche sul territorio. Eccovi qualche spunto per tante belle emozioni!

Per vivere le onde del lago da veri protagonisti su Wakesurf, E-foil, Foil, Jetsurf non potete perdere un’avventura con il team Your Wave.

Amate l’avventura? Vi piace emozionarvi? Provate il Parasailing e scoprite il Lago di Garda volando grazie al team di Garda Parasailing.

Per visitare una location unica ed emozionante immersa nei vigneti e prenotare una degustazione enogastronomica vi consigliamo la Cantina Conti Thun.

Avete mai provato la silenziosità di una barca elettrica? A Nautica Elettrica San Felice la troverete a noleggio.

Qui il tempo sembra rallentare il suo ritmo frenetico, permettendo ai visitatori di immergersi senza riserve nella magica quiete del borgo. Oggigiorno sono perle rare i luoghi che conservano inalterata la loro bellezza, senza subire la folla.

Alla prossima cari Outdoors!
Silvia Turazza

Silvia Turazza

Secondo l’arte dell’onomanzia, il significato del mio nome è così descritto: “vive nei boschi, silvestre e selvaggia”. A volte il fato conosce la strada prima di te, e ti forgia con le esperienze più affini. Vivo del cuore del Garda a Castelletto di Brenzone. Appassionata di trekking, fotografia e scrittura, che unisco in piccole avventure. Se mi cercate, mi trovate nel bosco vista lago... con i miei Roberto e Gea.

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