Trekking sul Lago di Garda: alla scoperta del Balòt tacà via

Il fascino di un trekking sul greto di un torrente all’interno di un’alta e stretta forra del Lago di Garda orientale.

Balòt tacà via” significa in dialetto veneto “grande masso appeso”.
Ed è proprio questo che il percorso trekking che vi proponiamo vi porterà a vedere: un enorme masso arrotondato che franando da monte è rimasto incastrato e sospeso tra le strette pareti rocciose della forra che lo ospita da tempo immemore.

Balòt tacà via. Video di JTDrone Technologies s.r.l.

Da dove si parte e dove si parcheggia per vedere il Balòt tacà via?

Dalla strada gardesana SR429 si arriva alla grande rotonda di Assenza di Brenzone (VR). Da lì salite verso Sommavilla. Dopo un paio di curve, sulla destra, trovate un parcheggio per auto e moto (attenzione ha le strisce blu, dovete pagare la tariffa oraria nell’apposita colonnina che rilascia lo scontrino). Pochi metri più avanti inizia la scala in cemento da cui parte il sentiero per il Balòt tacà via, ben segnalata da un cartello informativo.

Quanto è lungo il percorso per raggiungere il Balòt tacà via?

Il sentiero è lungo poco più di 1 km con un dislivello, in salita all’andata, di 241 metri. Benchè la distanza non sia molta, il tempo di percorrenza è attorno ai 50 minuti in quanto da circa metà strada in poi si abbandona la mulattiera in mezzo a bellissimi oliveti per camminare all’interno della Val del Torrente: una profonda e stretta forra con alte pareti di roccia calcarea scavate e levigate dall’erosione del ripido torrente proveniente dalla soprastante Valle degli Ossi.

Quando è meglio andare?

Il percorso è fruibile e bellissimo in tutte le stagioni. Attenzione a non andare dopo forti piogge perché potrebbe essere allagato, trovandosi in buona parte sul greto di un torrente che può riempirsi per far defluire l’accumulo di acqua piovana.

È adatto ai bambini e a chi possiede cani?

Il sentiero è adatto a famiglie con bambini e pure ai cani. Segnalo però che a metà percorso si trova una scala verticale con 5 pioli in ferro per superare un dislivello di circa due metri e mezzo e che l’ultima parte del percorso ha qualche passaggio fra grossi massi. I bambini molto piccoli devono essere accompagnati. I cani di piccola taglia possono essere tranquillamente presi in braccio e per quelli di grossa taglia uno sforzo in più, purchè si resti in sicurezza!

Concludo raccomandandovi caldamente questo bel trekking immerso nella maestosità della natura. Vi abbandonerete a osservare l’opulenza della vegetazione spontanea che vi accompagnerà lungo il percorso fino a perdere la testa verso l’altezza delle pareti rocciose che vi farà sentire piccoli piccoli. Personalmente per qualche istante mi è sembrato di essere dentro al set di Jurassic Park con la sensazione che all’improvviso avrei potuto sentire il fruscio di un Pterodattilo volare sopra di me o lo sguardo curioso di un Triceratopo ruminare l’erba. Indubbiamente nel mio sogno il T-Rex era in un’altra vallata molto lontana!

Alla prossima avventura cari Outdoors!
Silvia Turazza – Redazione Garda Outdoors

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Silvia Turazza

Secondo l’arte dell’onomanzia, il significato del mio nome è così descritto: “vive nei boschi, silvestre e selvaggia”. A volte il fato conosce la strada prima di te, e ti forgia con le esperienze più affini. Vivo del cuore del Garda a Castelletto di Brenzone. Appassionata di trekking, fotografia e scrittura, che unisco in piccole avventure. Se mi cercate, mi trovate nel bosco vista lago... con i miei Roberto e Gea.

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