Verona: la più grande città del Lago di Garda. Cosa fare e cosa vedere.

Nel centro di Verona sono custodite opere e monumenti di straordinario valore. Ecco tutti i suoi tesori, quelli più belli e sconosciuti!

Verona per molti è sinonimo della vicenda d’amore di Romeo e Giulietta: il dramma di Shakespeare che ha certamente costruito una delle identità di questa splendida città veneta. Ma non l’unica.
Qui troviamo anche l’Arena, che richiama appassionati di lirica da tutto il mondo, ed un intreccio di vicoli storici, piazze e palazzi abbracciati dall’ansa del fiume Adige, che rendono Verona una città unica al mondo.
Scopriamo assieme cosa fare, cosa vedere e cosa mangiare a Verona, per portare a casa un pezzetto di questa meravigliosa città!

Cosa Vedere a Verona

Piazza Brà e l’Arena.

Piazza Brà è la piazza principale di Verona. Il toponimo deriva dal termine “braida”, che deriva a sua volta dal longobardo breit, ovvero “largo”; essa è infatti la più grande piazza della città. Si possono osservare Palazzo Barbieri, sede del Comune, l’imponente Gran Guardia, il Listòn, lungo il quale sedersi a osservare i passanti da un tavolino dei numerosi bar e ristoranti e, non da ultimo, l’antico anfiteatro romano: l’Arena. Durante i mesi estivi essa ospita il celebre festival lirico areniano, le cui stagioni si svolgono ininterrottamente dal 1913, mentre il resto dell’anno è tappa di molti cantanti e musicisti internazionali. Per info e biglietti cliccate qui.

Castelvecchio e Arco dei Gavi.

Castelvecchio, originariamente chiamato castello di San Martino in Aquaro, è un fortino medievale situato nel centro storico di Verona attualmente adibito a sede dell’omonimo museo civico; si tratta del più importante monumento militare della signoria scaligera. L’insieme del castello è dominato dall’alta mole del mastio che si erge sul fronte occidentale, in riva all’Adige, presso il bellissimo ponte fortificato, che vi consigliamo di percorrere e scoprire! Per info e orari museo cliccate qui.

Costruito dai romani agli inizi del primo secolo dopo Cristo, il bellissimo Arco dei Gavi è un raro esempio di arco celebrativo dedicato ad una famiglia di privati cittadini, la gens Gavia. Un elegante arco quadrifronte a pianta rettangolare allungata, realizzato impiegando pesanti blocchi di pietra bianca disposti in filari, che si trova proprio accanto a Castelvecchio.

Piazza Erbe e Basilica di Santa Anastasia.

Piazza delle Erbe (o più semplicemente piazza Erbe) è la piazza più antica di Verona, e sorge sopra l’area del Foro romano. All’epoca romana era il fulcro della vita politica ed economica; con il tempo gli edifici romani hanno lasciato il posto a quelli medievali ed ora è il centro della movida veronese tra bellissimi locali affollati all’orario aperitivo e storiche caffetterie. Ma non ha comunque perso la sua anima e di giorno ospita il mercato sia ortofrutticolo che di souvenir e vestiario. Il monumento più antico della piazza è la fontana sormontata dalla statua denominata Madonna Verona d’epoca romana, datata 1380, con integrazioni medievali. Altro monumento storico è il capitello, detto Tribuna. Viene datato intorno al XIII secolo, periodo in cui venne utilizzato per varie cerimonie: in particolare sotto di esso sedevano i podestà per la cerimonia dell’insediamento e là prestavano giuramento i pretori.

Da Piazza Erbe partono 4 storiche vie: Via Cappello (che porta alla casa di Giulietta – vedi sotto), Via Mazzini (la via dello shopping, tra le più antiche e prestigiose strade pedonali d’Europa, che collega Piazza Brà – curiosità: noterete che il centrale canale di scolo della pavimentazione lungo tutta la via non segue una linea retta precisa. Questo perchè esso segue in parallelo l’andamento delle grondaie delle varie case che vi si affacciano), Corso Porta Borsàri (altra rinomata via dello shopping che prende il nome da Porta Borsàri, una delle antiche porte romane di ingresso alla città, utilizzata nel medioevo dagli addetti alla riscossione della gabella per il vescovo sulle merci in transito), e Corso Santa Anastasia (l’antica via degli antiquari) che porta alla bellissima Basilica di Santa Anastasia.

La Basilica di Santa Anastasia si sviluppa in tre grandi navate sorrette da 12 imponenti colonne di marmo rosso di Verona. Sul transetto si aprono 5 cappelle. Sul lato sinistro si apre l’antico oratorio del convento, Cappella Giusti. Per ulteriori info e orari visite cliccate qui.

Casa e balcone di Giulietta.

La casa di Giulietta è un palazzo medievale di Verona, situato in via Cappello, a poca distanza dalla centrale piazza delle Erbe. È la meta d’eccellenza per gli innamorati di tutto il mondo!
La tragedia di Romeo e Giulietta ha trovato a Verona dei riscontri e la fantasia ha mescolato leggenda e realtà, tanto che sono stati riconosciuti vari luoghi in cui si sarebbe svolta la vicenda narrata da Shakespeare. Trovate tutte le curiosità e le informazioni cliccando qui.

Piazza dei Signori, Palazzo della Ragione e Arche Scaligere.

Piazza dei Signori, è una bellissima piazza situata nel centro storico di Verona, adiacente a Piazza delle Erbe. Essa nasce nel Medioevo dallo sviluppo dei palazzi scaligeri, ed assume fin dall’inizio funzioni politiche, amministrative e di rappresentanza. È nominata dai veronesi anche come Piazza Dante, grazie alla sua grande statua in marmo bianco posizionata al centro. Per raggiungerla si passa sotto l’Arco della Costa. Il suo nome deriva da una costola di balena (o forse di ittiosauro) che da secoli vi pende sotto. Basta alzare lo sguardo al cielo, quindi, per ammirare questo enorme osso che nonostante le numerose interpretazioni continua a rimanere un mistero. Quello che si sa è che la costa è nella sua posizione almeno dal XVII secolo e ci sono varie leggende a riguardo: secondo alcuni si tratta di una reliquia portata dalla terra santa da crociati di Verona, mentre secondo altri potrebbe essere una forma primitiva di pubblicità per l’antichissima farmacia che ancora adesso vi sta sotto. Altri ancora ritengono che potrebbe trattarsi di un fossile, un osso di qualche mostro messo nel cuore di Verona a protezione scaramantica della città.

Da Piazza dei Signori si giunge al Palazzo della Ragione, un maestoso edificio a pianta quadrangolare con cortile interno; una “domus communis” edificata nel XII secolo per accogliere le nuove magistrature del Comune, incorporando vari edifici preesistenti, e dotata di quattro possenti torri angolari difensive.

Inoltre si arriva alle Arche Scaligere, un monumentale complesso funerario in stile gotico della famiglia degli Scaligeri destinate a contenere le arche (tombe) dei più illustri rappresentanti della casata. Le tombe sono racchiuse da un recinto in ferro battuto in cui ricorre il motivo della scala, simbolo della casata, mentre i sarcofagi si trovano a terra o su piani rialzati.

Sottoriva, Ponte Pietra e il Duomo.

Sottoriva è una delle vie più suggestive del centro storico e la più caratteristica tra quelle che hanno ancora l’aspetto della Verona antica. Via Sottoriva è un gioiello della città, dalla quale si può godere la splendida vista su Castel San Pietro, le mura scaligere, l’Adige coi suoi ponti. La via è fiancheggiata da un lato, per tutta la sua lunghezza, da un basso e cupo porticato: è qui che si trova una curiosa immagine della Madonna con in braccio Gesù bambino, e una porta del Rinascimento con tutti i caratteri propri di questo stile, oltre a numerosi locali tipici, osterie e negozietti. Curiosità: nel 1797 iniziò proprio da Sottoriva la numerazione progressiva di tutte le case di Verona allora esistenti, quando i francesi di Napoleone introdussero in città per la prima volta la “toponomastica ufficiale”.

Percorrendo Via Sottoriva verso Piazzetta Brà Molinari imboccherete la vivissima Via Ponte Pietra che vi porterà ad attraversare il fiume Adige attraverso il ponte più antico della città, risalente all’epoca romana: Ponte Pietra. Godrete di una vista da cartolina! Curiosità: quando passerete sotto l’arco all’imbocco del ponte potrete notare che le pietre ai lati sono segnate e consumate. Si narra che siano i solchi lasciati dalle corde per aiutare le barche controcorrente nel punto esatto in cui il fiume forma qualche rapida.

Nei pressi si trova anche il bellissimo Duomo di Verona il cui nome ufficiale è cattedrale di Santa Maria Assunta ma conosciuto anche come cattedrale di Santa Maria Matricolare, dal nome dell’antica chiesa paleocristiana, è il principale luogo di culto cattolico della città. Esso fa parte di un complesso architettonico articolato, di cui fanno parte anche il palazzo del Vescovado, il chiostro dei Canonici, la biblioteca capitolare, il battistero di San Giovanni in Fonte e la chiesa di Sant’Elena, questi ultimi due collegati al duomo tramite il porticato di Santa Maria Matricolare.

Le Torricelle, Castel San Pietro e il Teatro Romano.

Le Torricelle sono le dolci colline che abbracciano Verona. Per godere della più bella vista sulla città bisogna salire fino a Castel San Pietro (un edificio militare di metà 1800) da caratteristiche scalinate che partono in prossimità dell’attraversamento pedonale di Ponte Pietra oppure con la più comoda funicolare.
Lì si trova anche l’antico Teatro Romano, costruito nel I secolo a.C., anch’esso usato tutt’oggi, come l’Arena, per spettacoli e concerti nel periodo estivo.

Giardino Giusti.

Tra la zona universitaria e il Teatro Romano, esattamente nell’omonima Via, sorge il meraviglioso Giardino Giusti, che in passato è stato visitato e celebrato da personaggi come Goethe, Mozart e Cosimo de’ Medici. Realizzato nella seconda metà del ‘400 sul retro del palazzo cittadino fatto costruire dai Giusti, famiglia di Firenze, questo giardino ricrea alla perfezione lo stile rinascimentale all’italiana.

Nella parte bassa ci sono siepi di bosso, un labirinto, cipressi e statue mitologiche, mentre nella parte alta il giardino diventa un bosco con essenze rare, rocce e grotte artificiali, e per sentieri si inerpica sulla collina dalla quale si gode una vista segreta sulla città scaligera. Per info e visite cliccate qui.

Basilica di San Zeno Maggiore e Convento di San Bernardino.

La leggenda narra che durante l’inondazione dell’Adige nel 589, l’acqua si bloccò sulla soglia di questa chiesa, sorta sul luogo di sepoltura del Vescovo Zeno: la Basilica di San Zeno Maggiore. San Zeno, di origine africana, fu l’ottavo vescovo di Verona (362-380 circa) e convertì la città al cristianesimo. Questa Basilica è uno dei più grandi esempi dell’architettura romanica in Italia e l’attuale aspetto pare risalga al XII secolo. Oltre a custodire il corpo del Santo, la Chiesa è ricca di sculture e pitture dal XII al XVI secolo, tra queste un’attenzione particolare va alla Pala di San Zeno di Andrea Mantegna, primo esempio di “sacra conversazione” con al centro la Madonna col Bambino. Da sinistra si riconoscono San Pietro con le chiavi, San Paolo con la spada, San Giovanni evangelista con la veste rosata, San Zeno in abiti vescovili, San Benedetto col saio monacale, San Lorenzo con la graticola, San Gregorio Magno vestito da papa  e San Giovanni Battista con la tipica veste da eremita nel deserto. Si intuisce che si tratta di una conversazione perché la direzione e i gesti danno l’impressione che i santi stiano parlando tra di loro. Per info e visite cliccate qui.

A pochi minuti da Piazza San Zeno, c’è un convento francescano circondato da alte mura che celano la vista ai passanti. Costruito nella metà del XV secolo, il Convento di San Bernardino custodisce un tesoro prezioso che nemmeno i veronesi conoscono. Si tratta della Sala Morone, una delle opere rinascimentali più importanti di Verona, decorata da dipinti su tutte le pareti e perfettamente conservata. La stanza fu affrescata dal 1494 al 1503 da Domenico e Francesco Morone (padre e figlio) e all’epoca era la libreria del convento francescano, finanziata dal nobile Lionello Sagramoso, per questo la sala viene chiamata anche Libreria Sagramoso. Per info e orari visite cliccate qui.

Le chiese affascinanti, romantiche e meno conosciute di Verona.

La Chiesa di San Fermo (stradone San Fermo in prossimità di Ponte Navi) è un raffinato esempio dello stile gotico diffuso in Italia dall’Ordine dei Frati Minori e costituisce un singolare caso per i rimandi all’architettura francese, soprattutto nella parte alta dell’edificio, con guglie e pinnacoli insoliti nello scenario cittadino. All’interno, come in uno scrigno, è custodita la chiesa inferiore benedettina, gioiello dell’architettura romanica locale.

La Chiesa di San Giovanni in Foro (Corso Porta Borsari) di origine paleocristiana, è un piccolo gioiello nel cuore della città.

La Chiesa di San Lorenzo (Corso Cavour) è una basilica romanica di ispirazione borgognona, edificata nel XII secolo ricoprendo un precedente edificio paleocristiano risalente al V secolo. Dalla strada vi si accede attraversando un’elegante portale in marmo (gotico nell’arco e nei capitelli, ma tipicamente rinascimentale negli stipiti) sormontato dalla statua di San Lorenzo che regge in mano una graticola.

La Chiesa dei Santi Apostoli (dentro una piazzetta alberata a metà Corso Cavour). Attraversando la sacrestia si accede al sotterraneo sacello delle Sante Teuteria e Tosca, uno dei luoghi di culto più antichi del Veneto, edificato nel quinto secolo sopra un preesistente cimitero di epoca romana.

La Chiesa di San Giovanni in Valle (Via San Giovanni in Valle) è una pieve romanica eretta in epoca longobarda (VII -VIII secolo). La chiesa, il chiostro e la collegiata (XII secolo) sorgono accanto alle resi­denze dei re Teodorico (VI secolo) e Berengario (IX secolo), delle quali rimane oggi il recinto murario. Tipica è la scansione cromatica di laterizio, ciottoli e pietra tenera. All’interno affreschi del XII secolo e trecenteschi della scuola di Martino e Altichiero.

La Chiesa di Santa Maria in Organo (Via Santa Maria in Organo), abbazia benedettina fin dal VII-VIII secolo, costituisce già in età longobarda il più antico monastero veronese, mentre la chiesa è giunta a noi nelle prevalenti forme quattrocentesche. Assolutamente imperdibili sono le tarsie degli armadi della sacrestia, l’elegante coro ligneo e il leggio intagliati nel Quattrocento dalle abili mani del frate olivetano Giovanni da Verona, mentre in una cappellina del transetto settentrionale è conservata la “Muletta“, una statua lignea che rappresenta Gesù sulla mula pronto per fare il suo ingresso a Gerusalemme (Mt 21,1-15). La chiesa vanta uno degli organi più antichi della provincia, eretto dal maestro Nicola degli Angeli nel 1506 e più volte ristrutturato. 

La Basilica di Santa Teresa di Gesù Bambino (quartiere Borgo Roma). Nonostante non sia ubicata in pieno centro storico, merita una visita. Per info cliccate qui.

Cosa Fare a Verona

I Musei di Verona.

Museo civico di storia naturale.

Nelle ampie stanze di Palazzo Pompei trovano oggi posto sedici sale espositive, la biblioteca, i laboratori, i depositi delle collezioni e gli uffici del Museo. Esso ospita le sezioni scientifiche dedicate allo studio di minerali e rocce, paleontologia e zoologia. Le sezioni di preistoria e botanica sono ospitate nella Palazzina Comando dell’Arsenale Austriaco di Verona. Per info e orari cliccate qui.

Museo Nicolis.

Il museo racconta, attraverso centinaia di automobili, motociclette e biciclette, l’evoluzione dei mezzi di trasporto degli ultimi due secoli. Troverete anche macchine fotografiche, per scrivere, strumenti musicali e oggetti curiosi e introvabili. Per tutte le info cliccate qui.

Eventi annuali internazionali.

Verona in Love.

Nel mese di febbraio, in occasione della ricorrenza di San Valentino, Verona vive l’amore nei suoi luoghi più suggestivi insieme a tantissime realtà della città: teatri, musei, biblioteche, piazze, attività commerciali, ristoranti che insieme organizzano un programma ricco di eventi a tema. Tutte le info qui.

Arena di Verona Opera Festival.

Da giugno a settembre la magia de l’Arena, il teatro sotto le stelle più grande del mondo, rivive grazie ai complessi artistici e tecnici della Fondazione Arena con direttori e artisti internazionali nei titoli più importanti e amati dell’Opera lirica internazionale. Tutte le info qui.

Tocatì.

Il Tocatì – Festival Internazionale dei Giochi in Strada, è una manifestazione di giochi tradizionali che si svolge ogni anno a Verona a inizio settembre. Il nome del festival deriva dall’espressione veneta “toca a ti”, ovvero tocca a te, è il tuo turno. La manifestazione è incentrata sulla riscoperta, la valorizzazione e la salvaguardia dei giochi tradizionali che vengono praticati da piccole comunità di giocatori, in quanto ritenuti parte fondamentale della cultura di un territorio, come riconosciuto anche dall’Unesco. Il festival, organizzato a partire dal 2003, si svolge in un’area di 200.000 metri quadrati del centro storico e ha la durata di tre giorni, durante i quali le comunità ludiche tradizionali propongono oltre 50 giochi, tra quelli italiani e quelli di un paese ospite: ogni anno infatti viene ospitata una delegazione di giochi provenienti da uno o più paesi del mondo. Tutte le info qui.

Vinitaly.

Vinitaly è un importantissimo salone Internazionale del vino e dei distillati, che si tiene alla fiera di Verona dal 1967, con cadenza annuale. Anche il centro città si trasforma in una serie di eventi dedicati ai wine lovers. Tutte le info qui.

Fieracavalli.

A novembre si tiene questa importante fiera del mondo dei cavalli e dell’equitazione. Tutte le info qui.

Mostra dei Presepi – Mercatini di Natale e Stella Cometa.

Da novembre a gennaio Verona ospita più di 400 presepi provenienti da tutto il mondo. Una spettacolare mostra per grandi e piccini! Per info e biglietti cliccate qui. Inoltre sparsi per la città trovate i bellissimi Mercatini di Natale e l’Arena si veste di una spettacolare Stella Cometa che parte dal suo centro e brilla in Piazza Brà.

Cosa Mangiare a Verona

Specialità eno-gastronomiche veronesi.

Chi visita la città di Verona non può andarsene senza l’aver assaggiato una delle salse più particolari dell’intero territorio italiano: la Pearà. Preparata con pane secco, midollo osseo, brodo di carne e una bella macinata di pepe, serve come accompagnamento per carne lessa e cotechino. Una vera leccornia, provare per credere!
Poi potete assaggiare la Pastissada de Caval (un morbidissimo spezzatino a base di carne di cavallo solitamente servito assieme alla polenta), il risotto con Tastasal (un saporito macinato di carne di maiale), i bigoli con le sarde, pasta e fasoi (pasta con i fagioli), la Renga di Parona, i vini della Valpolicella fra cui il rinomato Amarone, i vini di Custoza e Bardolino.
Non dimentichiamo che a Verona è nato il famosissimo Pandoro, uno dei dolci tipici del Natale, assieme al Mandorlato di Cologna Veneta.
Per altre delizie eno-gastronomiche di Verona e Lago di Garda cliccate qui.

Cosa vedere nei dintorni di Verona.

Verona offre molte gite “fuori porta”. Vi consigliamo una super scampagnata in Valpolicella, alla scoperta delle sue pievi, cantine e chicche nascoste. Non può mancare un’escursione in Lessinia, fra archeologia e natura incontaminata di rara bellezza. E poi c’è il nostro amato Lago di Garda: Malcesine, Cassone, Torri del Benaco, Lazise, Bardolino.

Dalla primavera fino all’autunno potete passare una bella giornata anche all’interno del Parco Giardino Sigurtà.

Vi può anche interessare: 12 cose inusuali da fare a Verona. Cliccate qui.

È dura riassumere la mia città natale in un articolo; tanta bellezza è difficile da condensare. Verona è una delle città italiane con un ottimo rapporto fra internazionalità e vivibilità. È capace di regalare molta intimità, assieme ad eventi di grande spessore e socialità. Il suo panorama regala lago, montagne e ad un’ora… c’è anche il mare!

Alla prossima cari Outdoors!
Silvia Turazza – Redazione Garda Outdoors

Scegliete dove dormire, dove mangiare e quali esperienze vivere sul Lago di Garda.

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-tutte le foto inserite, tranne quelle di Piazza delle Erbe, sono state prese dal web-

Silvia Turazza

Secondo l’arte dell’onomanzia, il significato del mio nome è così descritto: “vive nei boschi, silvestre e selvaggia”. A volte il fato conosce la strada prima di te, e ti forgia con le esperienze più affini. Vivo del cuore del Garda a Castelletto di Brenzone. Appassionata di trekking, fotografia e scrittura, che unisco in piccole avventure. Se mi cercate, mi trovate nel bosco vista lago... con i miei Roberto e Gea.

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